È ancora tutta da giocare la partita al Senato sui nuovi correttivi da apportare al decreto Milleproroghe. Già in diversi punti modificato in prima lettura alla Camera dove il testo dovrà tornare per un terzo passaggio. Una partita che oggi comincerà a entrare nel vivo: nel pomeriggio scade il termine per la presentazione da parte dei gruppi parlamentari degli emendamenti nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio. E con tutta probabilità il numero più elevato di proposte di modifica riguarderà due nodi ancora da sciogliere: la tutela, collegata a brevetti e proprietà industriale, del diritto d’autore su prodotti di alto design e la previdenza. Ma sono stati annunciati molti emendamenti anche in materia di editoria. Senatori di tutti i partiti, infatti, sono già al lavoro per presentare emendamenti bipartisan che rifinanziano con 100 milioni di euro il fondo per l’editoria. A favore si sarebbero detti senatori di Pd, Lega nord, Pdl, Italia dei Valori e Udc.
I due relatori del provvedimento Malan (Pdl) e Mercatali (Pd), si augurano che quello in arrivo non sia il solito fiume di emendamenti. «Spero che gli emendamenti non siano troppi», afferma Malan lasciando intendere che i relatori, così come il Governo, puntano su un ristretto pacchetto di correttivi.
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