”Uno scippo, una rapina con destrezza”. Così il segretario della Fnsi, Franco Siddi, considera il taglio di 50 milioni al settore, deciso dal governo nel decreto milleproroghe, per finanziare parte delle maggiori risorse concesse al 5 per mille. La questione è stata trattata nel corso di una conferenza stampa organizzata dal Comitato per la libertà, il diritto all’informazione e alla cultura, di cui la Fnsi fa parte. La legge di stabilità aveva aumentato di 100 milioni il fondo per i contributi diretti per compensare parzialmente i tagli operati gli anni precedenti. ”Il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della legge di stabilità – dice Siddi – il governo rimette mano al provvedimento dimezzando il fondo”. E’ un ”colpo che può essere mortale per 92 testate in cooperativa, non profit e di partito e che mette a rischio 4.000 posti di lavoro tra giornalisti, poligrafici e indotto”.
Siddi sollecita quindi il governo a ”rispettare l’impegno assunto davanti al parlamento e finora disatteso”, e sollecita anche il parlamento a ”porre riparo rapidamente a questa situazione durante la conversione del decreto milleproroghe, ripristinando la consistenza dei fondi e la certezza della loro erogazione attraverso la ricostituzione del diritto soggetto”.
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