Ancora un giornalista brutalmente ucciso in Messico. Ruben Espinosa, reporter della rivista “Proceso”, è stato trovato morto a Città del Messico con altre quattro donne, torturate e violentate prima di essere uccise. Espinosa era fuggito nella capitale dopo essere stato minacciato nel suo stato natale, il Veracruz. Ma questo non è bastato a salvargli la vita. In migliaia hanno marciato per le strade di Città del Messico, manifestando lo sdegno per l’ennesima vittima dei cartelli che de facto controllano il paese. La Commissione nazionale per i diritti umani ha chiesto indagini particolareggiate alla polizia, chiamata ad usare tutti i mezzi necessari per individuare i responsabili. Una richiesta destinata probabilmente a rimanere inascoltata. Espinosa denunciava la corruzione delle alte sfere del Veracruz, stato in cui si registra un’alta percentuale di giornalisti uccisi. Le sue accuse al governatore Javier Duarte Ochoa lo hanno costretto ad abbandonare le proprie radici. Negli ultimi 15 anni sono stati uccisi 103 giornalisti in Messico.
Protestano le associazioni di radio, tv ed emittenza locale: la manovra, così com’è, rischia di…
Meloni contro l’opposizione sulla vicenda legata alla vendita del Gruppo Gedi, e quindi di Repubblica…
Negli ultimi mesi sono stati pubblicati i provvedimenti attuativi relativi al riconoscimento delle imprese culturali e…
“Le edicole sono un punto di vicinanza dell’informazione ai cittadini". A dirlo da Pisa il…
Lo shadowban non è un concetto astratto, né un termine astruso. Ma la prassi che…
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha comminato a Sky una sanzione complessiva di…