L’Agcom propone l’adozione di un’agenda digitale nell’ambito dei provvedimenti sulle liberalizzazioni che «sappia governare la modernizzazione del Paese instradandola sulle reti e i servizi di nuova generazione». L’autorità garante delle tlc in una segnalazione inviata al governo sottolinea che «l’agenda digitale è uno strumento olistico di politica industriale che permette alle istituzioni di prevedere una serie di azioni coordinate per far crescere l’economia digitale».
L’agenda digitale europea prevede una serie di obbiettivi specifici e 101 azioni specifiche in tutti i settori dell’economia digitale. Fondamentale, nella costruzione dell’agenda digitale europea, è il coordinamento di azioni settoriali affidato ad un’unica cabina di regia (il Commissario per l’agenda digitale) e il monitoraggio degli obbiettivi e indicatori dell’agenda.
Molto importante è anche il coinvolgimento degli stokeholders nello sviluppo e monitoraggio dell’agenda. In ltalia non esiste ancora un’agenda digitale intesa non solo come documento programmatico, ma come road mop esecutiva verso i traguardi fissati a livello comunitario.
Un’agenda digitale disegnata sulle esigenze nazionali risulta dunque il primo e imprescindibile tassello per la svolta digitale, consentendo la visione unitaria dell’ecosistema digitale che ancora manca, soprattutto con riferimento ai numerosi interventi di promozione a costo zero. Contestuale alla definizione di un’agenda digitale è quella di una «cabina di regia» che armonizzi o comunque renda trasparente l’azione dei diversi attori coinvolti nella realizzazione dell’agenda: Governo, Regioni, Enti locali ed Autorità. In Europa, come detto, questo ruolo è affidata al Commissario Kroes; in ltalia deve essere il Ministro dello sviluppo economico.
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