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L’ESPRESSO; BENEDETTO LASCIA DOPO 24 ANNI

Dopo 24 anni alla guida dell’Editoriale L’Espresso, uno dei maggiori protagonisti dell’editoria italiana si accinge a lasciare: Marco Benedetto rinuncia all’incarico di amministratore delegato del Gruppo. A darne notizia è una nota ufficiale, che spiega che il presidente dell’Editoriale l’Espresso Carlo De Benedetti “sottoporrà nei tempi opportuni al Consiglio di Amministrazione la nomina della dottoressa Monica Mondardini alla carica di amministratore delegato”.
Nato a Genova 63 anni fa, nel 1945, Benedetto è arrivato nella allora sede del settimanale in Via Po a Roma nel 1984 come amministratore delegato dell’Editoriale L’Espresso e della Finegil Editoriale. Dal 1992, guidava l’intero gruppo editoriale facente capo a De Benedetti. Carismatico e sanguigno, Benedetto ha avuto un lungo sodalizio professionale con De Benedetti. Il rapporto non è stato incrinato neppure dalla decisione di lasciare l’incarico alla scadenza del mandato, una decisione -si apprende- “presa in piena armonia” con l’ingegnere. Tant’é vero che nel futuro di Benedetto ci potrebbe essere una consulenza per seguire alcune attività collaterali del Gruppo. Dopo la decisione di separare l’Espresso dalle altre attività del gruppo, che sarà formalizzata ad ottobre con la scissione in due della Cir, De Benedetti intende seguire più da vicino la sua casa editrice.
Con le dimissioni oggi annunciate, termina un lungo periodo di attività nel mondo editoriale, cominciato quando Benedetto diventò amministratore delegato della Stampa, dopo che Luca di Montezemolo gli aveva affidato, a lui che era stato giovane corrispondente a Londra dell’ANSA (e prima ancora a Genova), l’incarico di gestire l’ufficio stampa della Fiat. Benedetto lasciò poi il giornale di casa Agnelli, chiamato appunto all’Espresso da Carlo Caracciolo. E in tutti questi anni é stato un protagonista dell’attività e della gestione nel mondo dell’editoria, sia a Repubblica, sia nel Gruppo sia alla Fieg. Molto legato anche a Giovanni Giovannini, che l’aveva voluto nel team della Stampa e che aveva poi ritrovato successivamente sia all’ANSA sia alla Fieg, quando Giovannini cumulava le due presidenze, Benedetto è stato fra gli artefici dell’affermazione di Repubblica, del consolidamento dell’Espresso e del loro ingresso nell’online. In tutti questi anni, Benedetto (ancora oggi nel CdA dell’ANSA) é stato uno degli uomini di punta, più autorevoli e più ascoltati, della Fieg, anche nei rapporti con la Federazione nazionale della Stampa. (ANSA)

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