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L’Agcom adotta una nuova procedura per le sanzioni amministrative

L’Agcom ha approvato il nuovo regolamento sulla procedura con la quale   commina sanzioni amministrative. La fase preistruttoria è solitamente intrapresa d’ufficio dal Garante. Il termine è fissato a 90 giorni dalla conoscenza formale dei fatti da verificare. Se viene accertata la sussistenza di un fatto rilevante, scatta la notifica dell’atto di contestazione al trasgressore.  Segnalazioni di reato possono arrivare anche da privati o soggetti istituzionali come la Guardia di Finanza o la Polizia Postale.  Una notizia di reato pervenuta da questi ultimi non può essere archiviata se corredata da minuziosa documentazione. Tra la data della notifica dell’atto di contestazione e quella dell’adozione del provvedimento finale non possono passare più di 150 giorni. Una deroga alla normativa può essere esperita  solo se risulta necessaria un’integrazione probatoria. Al trasgressore è assicurato il diritto alla difesa mediante accesso ai documenti del procedimento e instaurazione del contraddittorio. Ad un’eventuale audizione i soggetti verso cui si procede possono presentare memorie, perizie o altri scritti difensivi. Un’ulteriore proroga di 15 giorni è disposta  per l’interessato quando la sanzione applicabile è specifica. Agli operatori viene data la possibilità di presentare entro 30 giorni una proposta di impegni  con cui porre riparo alle violazioni riscontrate. Una funzione di vigilanza sulle attività promesse deve essere effettuata da un organismo indipendente. La presentazione della proposta di impegni può avere anche natura dilatoria, dal momento che sospende i termini del procedimento sanzionatorio. L’autorità collegiale deve valutare l’idoneità della proposta, tenendo conto degli effetti  benefici che potrebbe determinare per la concorrenza nel settore. L’Autorità ha inoltre posto sotto consultazione pubblica le linee guida sull’individuazione dei criteri per la quantificazione delle sanzioni. Il primo problema affrontato dall’Agcom è quello del cumulo di reati. Una condotta illecita unitaria, seppur frazionata nel tempo, può dare adito all’irrogazione di un’unica sanzione pecuniaria. Per le condotte illecite plurime è necessaria l’applicazione del cumulo materiale, cioè l’applicazione di sanzioni per ogni singolo illecito commesso. Il criterio di distinzione è rappresentato dallo scopo per il quale sono stati commessi gli atti illeciti. Viene poi affrontata la questione della determinazione della sanzione nel rispetto dei limiti fissati dalla legge. L’Agcom prevede che il minimo edittale possa essere irrogato solo in presenza di una violazione di scarsa rilevanza e della diligente attivazione dell’autore della stessa per rimuoverla. L’importo base va determinato tenendo conto della gravità del fatto e delle condizioni economiche di chi lo ha commesso.  Per l’importo finale rilevano fattori come l’opera di riparazione della violazione e la personalità dell’agente, che agiscono rispettivamente come circostanze attenuanti e aggravanti. Per quanto riguarda l’attività riparatoria, è sufficiente l’iniziativa intrapresa per portare alla riduzione dell’importo base.  La consultazione pubblica durerà 60 giorni.

Giannandrea Contieri

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