La manovra è legge, dopo il via libera del Senato, con il voto contrario di Lega e Idv, e la firma di Napolitano. Manca solo la pubblicazione in gazzetta ufficiale per rendere concrete le misure anti crisi del decreto “salva italia” del governo Monti. Confermate molte novità in materia di editoria. Per l’approfondimento rimandiamo al focus allegato.
Intanto, Monti ha detto che la fase due è già cominciata: crescita e sviluppo per l’Italia, partiti permettendo. E così oggi il premier incontrerà il segretario Pdl Angelino Alfano, e poi i centristi Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli.
Nella manovra “sono stati posti i semi per lo sviluppo”, ma “a breve” arriveranno i provvedimenti veri e propri. Perché sul fronte della crescita finora “abbiamo fatto il possibile in due settimane”, ma “resta da fare un lavoro enorme per liberare l’economia italiana dai freni che l’hanno rallentato la crescita”. Il primo fronte saranno le liberalizzazioni sulle quali il governo è pronto a intervenire con “azioni coraggiose”. In parallelo ci sarà il lavoro di spending review nelle amministrazioni pubbliche: “Ci vorranno mesi, ma i risultati saranno duraturi”. E poi il “tema chiave” del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali con “un’agenda strutturata” di confronto con le parti sociali. Sulla ‘fase due’ Monti ascolterà dunque i “suggerimenti” dei partiti, espressi nella forma e nelle modalità “a loro gradite”. L’importante è che l’azione per la crescita non venga stritolata tra i veti incrociati.
Giuseppe Liucci
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