Il governo britannico sarà in grado di monitorare telefonate, messaggini, email e navigazione su internet di tutti coloro che vivono nel Regno Unito in base a una nuova legislazione che sarà annunciata prossimamente a Londra. In base alla nuova legge, le aziende di comunicazione telefonica e sul web saranno obbligate a fornire informazioni in tempo reale su specifiche domande al Gchq, l’agenzia di spionaggio elettronico della Gran Bretagna. La giustificazione di una simile violazione della privacy e dei diritti dell’individuo data dal ministero degli Interni è la lotta al terrorismo.
Nick Pickles, direttore di Big Brother Watch, un’associazione che fa campagna contro l’eccesiva intrusione dello stato nella vita della popolazione, definisce tuttavia la decisione come “un passo senza precedenti che farà adottare al Regno Unito lo stesso tipo di sorveglianza esistente in un paese autoritario come la Cina”. Si tratta, sostiene Pickels, “di un grave attacco alla privacy e non è affatto chiaro se contribuirebbe alla sicurezza pubblica”.
Con il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 20 novembre 2025…
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…