Ci vuole “maggior rigore” nei talk show che rivisitano processi in tv. E Bruno Vespa, assolto in primo grado, viene condannato per diffamazione. La Cassazione conferma la condanna nei confronti dell’anchorman, “per non aver impedito” che, nella trasmissione “Porta a porta” dedicata all’omicidio di Alberica Filo Della Torre, si trasmettesse un servizio in cui “la morte della nobildonna era stata gratuitamente accostata ad una serie di ipotesi oggettivamente diffamatorie, in un contesto oscuro e inquietante di servizi segreti, con conseguenziale pregiudizio per l’onore e la reputazione dei familiari”.
Respingendo il ricorso da parte di Vespa e della giornalista autrice del servizio, la V Sezione penale li ha condannati a mille euro di multa e al risarcimento dei danni ai familiari della contessa.
(CORRIERE DELLA SERA)
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