“La diversa disciplina dell’uso delle intercettazioni è un tema delicato. Bisogna evitare che si intervenga con limitazioni tali da depotenziare questo strumento”. E’ l’auspicio del presidente dell’Associazione nazionale magistrati Rodolfo Sabelli, interpellato dai giornalisti sulla questione, a margine di un’audizione alla Commissione Giustizia del Senato. Quanto all’ipotesi che il testo a cui sta lavorando il ministro Severino si traduca in un bavaglio alla stampa, Sabelli premette di non averlo ancora visto. Ma osserva che “c’e un problema di garanzia della riservatezza”, così come “va garantita l’informazione”. Per la stampa c’è tuttavia il “dovere di non propagare intercettazioni che non sono state depositate” o che riguardano persone estranee al processo.
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