Nel ddl intercettazioni “non c’è nessuna sanzione penale” per gli editori. Lo assicura il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, raggiunto al telefono. Per gli editori di giornali “c’è una sanzione pecuniaria che è correlata alla gravità del reato”.Resta invece il carcere di tre anni per il giornalista che pubblica intercettazioni delle quali è stata ordinata la distruzione ma secondo il Sottosegretario nessuno violerà quel divieto: “Mi auguro che di fronte a una notizia di cui sia stata disposta la distruzione o l’espunzione dal processo il giornalista non la utilizzi”.
Per il Pd “è positivo lo stralcio della norma sul segreto di Stato – afferma Andrea Orlando, responsabile Giustizia del Pd – ottenuto anche grazie al lavoro dell’opposizione ma non assegniamo alle modifiche un valore che non possono avere. Siamo contrari all’impianto di una legge che usa il pretesto di voler risolvere un problema per incidere sulla libertà di informazione e sulle indagini”.
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