Il presidente Corrado Calabrò e il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni hanno ricevuto i rappresentanti dei sindacati nazionali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil che hanno rappresentato “un forte disagio” dei lavoratori e delle imprese che operano in appalto per conto di Telecom Italia assicurando la manutenzione della rete. “E’stato denunciato – spiega una nota dell’Agcom – un forte rallentamento degli investimenti destinati ad assicurare il funzionamento efficiente della rete, a detrimento anche della qualità e sicurezza del servizio fornito agli utenti e a dispetto dell’incremento e del livello del canone di accesso alla rete fissa”.
“L’autorità ha ribadito che in occasione dell’ultimo aumento del canone sono stati imposti a Telecom Italia standard di qualità del servizio più elevati ed esigenti che in passato. Sul rispetto di questi obblighi l’autorità – aggiunge la nota – ha in corso attività di verifica che, in esito a quanto oggi segnalato, saranno rafforzate e portate a compimento con ogni sollecitudine. All’esito di tale verifica, saranno irrogate sanzioni qualora vengano riscontrate inosservanze degli obbiettivi di qualità imposti, come del resto è già accaduto in passato.
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