Zanda lascia la presidenza del consiglio d’amministrazione di Domani, il giornale fondato da Carlo De Benedetti e diretto da Stefano Feltri. Lo ha anticipato al Foglio e, dunque, scritto in una lettera indirizzata proprio all’organismo che ha diretto fino a qualche giorno fa.
I motivi alla base dell’addio sarebbero, per il senatore Pd, in un conflitto di interessi che investirebbe proprio la sua veste politica che gli avrebbe fatto comprendere di trovarsi “in una posizione di conflitto di interessi politico-editoriale” che “non posso sottovalutare”.
Zanda ha scritto: “Queste prime settimane mi hanno permesso di constatare che la posizione di Presidente del Consiglio di amministrazione è, in molte circostanze, non compatibile con la funzione di senatore del Partito Democratico e del centrosinistra italiano. In una parola, ho compreso di trovarmi in una posizione di conflitto di interessi politico-editoriale che, per mio costume e per mia profonda convinzione, non posso sottovalutare”, aggiunge Zanda. Dunque ha concluso:”E’ quindi con grande rammarico che sono costretto a comunicarvi d’aver deciso di dimettermi da Presidente e da consigliere di Domani, alla cui nascita ho, assieme a voi, partecipato con molta intensità e alla cui ideazione da parte dell’ingegner Carlo De Benedetti ho dato tutto il contributo di idee che potevo. A voi i miei saluti più cordiali e a Domani auguri sinceri di successo”.
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