Per venerdì 16 marzo è stata fissata una riunione con all’ordine del giorno la liquidazione della società che edita il Riformista. Il tutto senza aver sentito le organizzazioni sindacali, con le quali, non più tardi di tre mesi fa, l’azienda aveva chiuso un accordo per un contratto di solidarietà. «Un atto sconcertante – denuncia l’Associazione stampa romana in una nota – assimilabile in qualche modo al comportamento della Mrc, società editrice di Liberazione: si fanno gli accordi, poi si cambia idea e si stracciano senza battere ciglio».
«Nel caso del Riformista, come in altri, tutto ciò – prosegue il comunicato – avviene in un contesto in movimento, senza che siano ancora chiari i termini e le quantità del finanziamento pubblico, rischiando così di buttare a mare un’esperienza editoriale e un’intera redazione».
Il Cdr de Il Riformista e l’Associazione stampa romana hanno convocato una conferenza stampa per domani, alle 12.30, a piazza della Torretta, nella quale verrà illustrata la situazione della testata e le iniziative che il sindacato ha intenzione di prendere.
Con il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 20 novembre 2025…
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…