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IL GUARDIAN SMENTISCE IL TELEGRAPH «NON CHIUDEREMO L’EDIZIONE CARTACEA»

Il titolo che ha fatto rumore è il seguente:«Guardian ‘seriously discussing’ end to print edition». Ovvero il quotidiano britannico The Guardian sta per chiudere l’edizione cartacea. Che detto da uno dei suoi principali concorrenti, The Telegraph, è una notizia che fa davvero rumore. Salvo essere smentita nel corso della stessa giornata. Per il Telegraph, lo Scott Trust, la fondazione proprietaria del Guardian, teme di non avere in cassa denaro sufficiente per finanziare ulteriormente il giornale. Il gruppo è impegnato in una profonda ristrutturazione che prevede la chiusura di storici supplementi e la riduzione del personale – circa 100 persone su un totale redazionale di 650 impiegati. E se il settore cartaceo boccheggia, la versione online catalizza consensi e milioni di lettori.


Il quotidiano nato a Manchester, ma ormai radicato a Londra, è considerato uno dei fari del pensiero progressista nel mondo. Ed una scuola innovativa per l’informazione digitale. Sebbene riscuota l’ammirazione pressoché unanime della critica, il Guardian ha però seri problemi economici. La testata ha perso 63,6 milioni di euro nel 2009, 47,3 milioni nel 2010, 49,9 milioni nel 2011. Le copie vendute in edicola sono calate da 380 mila (nel 2008) a 210 mila nel 2012. In compenso gli utenti unici dell’edizione online sono passati da 15 a 70 milioni nello stesso periodo. Cifre che, incrociate con i crescenti investimenti concentrati sul sito, hanno alimentato le voci di un imminente, drastico, cambio di rotta.


La replica del Guardian all’indiscrezione pubblicata dal Telegraph è arrivata nel pomeriggio: la notizia sarebbe «falsa», totalmente destituita da fondamento. «La verità, tutta la verità e niente altro che la verità, è che il Guardian non sta per fare niente di tutto questo», si legge sul sito on line del quotidiano. «Naturalmente, come per tutti i giornali, in questa fase di transizione tra la stampa e lo schermo, i suoi dirigenti si fanno i loro calcoli – si legge ancora sul sito – a un certo punto l’economia potrebbe favorire la sola versione digitale. Ma al momento non è questo il caso. Non ci sono state discussioni che abbiano suggerito che The Guardian smetterà di uscire in edicola a breve».

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