Il Giappone ratifica il trattato antipirateira. Partito Pirata: «È crisi della democrazia».
Non sono bastate le bocciature dell’Europa. Il Giappone vuole mostrare i muscoli ai “ladri di contenuti”.Il Parlamento europeo, lo scorso luglio, ha bocciato l’Acta. Il Trattato di Lisbona non poteva permettere l’accordo. Tuttavia fuori dal vecchio continente vigono altre leggi. Ecco che il Giappone farà compagnia a Usa, Australia, Canada, Corea, Giappone, Nuova Zelanda, Marocco e Singapore.
Non sono mancate proteste. «Acta è stato ratificato in Giappone. È la crisi della democrazia. Al suo posto, uno spettro sta per braccare il nostro paese».
Già domani sono previsti cortei contro la decisione. Non mancheranno esponenti del Partito Pirata nipponico e di Anonymous.
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