Editoria

Il disegno di legge Zan e la lezione di Voltaire

Nel trattato sulla tolleranza Voltaire diceva “noi ci siamo sterminati per dei paragrafi”.

Passiamo all’attualità: le divisioni sul disegno di legge Zan ben testimoniano come questa proposta legislativa, in quanto divisiva, non aiuta rispetto alle finalità che si pone. Il tema è quella della tutela della diversità che da principio generale viene calata sul particolare; la diversità di scelta e di orientamento sessuale. Il dibattito politico è mai come oggi orientato su temi manichei, privo di ogni sfumatura per comprendere i valori da tutelare. Ma a prescindere dal dibattito il disegno di legge Zan andrebbe letto prima di parlarne.

Il testo di cui tutto parlano ha l’obiettivo dichiarato di tutelare la libertà sessuale. Un testo che rivendica il diritto all’omosessualità, all’identità di genere. Un disegno di legge, quindi, di dichiarata matrice liberale, laica nel senso più laico del termine. Ma leggendo le norme si rimane, oggettivamente, disorientati.

Non vengono statuiti diritti, ma decretati divieti, sanzioni penali, galera. Vengono elevate le pene, introdotti nel codice penale nuovi reati, come se qualche cella riempita in più garantisse i diritti della comunità omosessuale. L’articolo 4 in realtà ribadisce il diritto al pluralismo delle idee, ma delega al giudice la valutazione circa la liceità delle stesse. Si introduce il principio giuridico della libertà di opinione sub iudice, per una sola fattispecie, creando un ghetto legislativo in cui rinchiudere degli aventi diritto.

Il disegno di legge Zan probabilmente diventerà legge perché la politica è dominata dall’opinione pubblica, dagli influencer, non riesce ad andare oltre una rappresentazione superficiale della realtà. La tutela delle diversità per definizione dovrebbe essere sempre inclusiva e mai preclusiva. E invece eccoli qua dei nuovi paragrafi per sterminarci, per discutere di libertà con i ceppi in mano.

Ecco il testo del disegno di legge Zan

Enzo Ghionni

Recent Posts

Dall’Agcom solidarietà a La Stampa nel nome del pluralismo

L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…

6 ore ago

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…

6 ore ago

Per gli editori il paese di acquisto dei prodotti editoriali non è neutro ai fini Iva

Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…

19 ore ago

Nomine nel gruppo Cairo: Alberto Braggio nuovo ad di La7

Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…

1 giorno ago

Quando il pm non può frugare nel pc del cronista: la Cassazione difende le fonti dei giornalisti

In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…

2 giorni ago