L’iniziativa non ha precedenti nella storia del principale quotidiano del Nord Est. I giornalisti-collaboratori incroceranno le braccia da oggi fino a mercoledì 20 gennaio. La motivazione dello sciopero è il cambio di foliazione del giornale, che ha portato a una drastica riduzione dei compensi.
“Non invieremo i nostri articoli in redazione. È una scelta dolorosa – spiegano i giornalisti vicentini – che speravamo di poter evitare. Purtroppo, però, la situazione si è fatta insostenibile. I nuovi compensi decisi dall’azienda, drasticamente ribassati rispetto al passato, vanno dai 2 ai 12 euro ad articolo”. “Ciò che chiediamo oggi ed è il motivo per cui ci rivolgiamo al mondo della Comunicazione, della Politica ed alle Istituzioni è che venga salvaguardata la dignità della nostra professione, adeguando i compensi, affinché quanto corrisposto possa tradursi in un lavoro svolto con serietà, professionalità e qualità. Lo meritano i nostri lettori e lo merita una testata che ha sempre fatto dei suoi collaboratori la sua forza”.
Le saracinesche abbassate delle edicole sono diventate un’immagine sempre più frequente nelle città italiane. Dai…
Manovra, pure la Fieg alza la voce: occorrono più soldi perché il sistema del pluralismo…
Antonio Tajani non fa le barricate sulla vicenda Gedi ma ritiene che sia meglio che…
C’è un filo rosso che attraversa le rimostranze sindacali delle giornaliste e dei giornalisti de…
Protestano le associazioni di radio, tv ed emittenza locale: la manovra, così com’è, rischia di…
Meloni contro l’opposizione sulla vicenda legata alla vendita del Gruppo Gedi, e quindi di Repubblica…