Palazzo Chigi ha sostenuto e sostiene il settore dell’editoria, che sta attraversando ”la crisi più grave dall’81 ad oggi”. Analogo comportamento dovrebbe tenere il Parlamento. In questi termini si esprime Elisa Grande, capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria di Palazzo Chigi intervenendo all’assemblea nazionale dell’editoria cooperativa, organizzata da Mediacoop, l’Associazione delle cooperative editoriali e di comunicazione.
Alla crisi del settore, spiega la Grande, ”si è aggiunta la crisi globale di questi ultimi tempi”, per fronteggiare la quale il governo ha varato la manovra con alla base ”l’esigenza di rigore nei conti pubblici. Un rigore che viene chiesto a tutti e al quale tutti debbono adeguarsi”.
Detto questo, Grande sostiene che l’editoria ”è un settore rilevante e va trattato come si trattano sanità e scuola pubblica. Baluardi del nostro sistema che vanno difesi e mantenuti”. Per questo il Capo dipartimento di Palazzo Chigi tiene a sottolineare come la Presidenza del Consiglio si sia fatta carico negli anni, prelevando da un fondo interno, dell’erogazione di contributi ”concessi – sottolinea – proprio per garantire il pluralismo” del mondo dell’informazione. Come i fondi per il mantenimento del diritto soggettivo, che stanno tanto a cuore all’editoria cooperativa. Insomma, sottolinea, sicuramente ”criteri più rigorosi” nell’impiego delle risorse pubbliche per l’editoria senza però dimenticare la grande rilevanza del settore. In questo senso la Grande conclude auspicando che l’impegno assunto dalla Presidenza del Consiglio sull’erogazione dei fondi all’editoria venga seguito dal Parlamento attraverso le sue determinazioni.
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