La settimana scorsa, Vincenzo Vita (Pd) e Giuseppe Giulietti (Gruppo Misto) avevano chiesto, in una nota congiunta, di inserire, nel prossimo Consiglio dei Ministri, una norma relativa ai fondi per i giornali di cooperativa, di movimento e di partito, in modo tale da garantire l’annualità in corso e le successive. “Ci attendiamo – avevano detto Vita e Giulietti – non solo il rispetto degli impegni solennemente assunti e ribaditi negli ordini del giorno allegati alla finanziaria, ma anche l’abrogazione di quella norma che ha soppresso il diritto soggettivo” dei giornali, “aprendo la strada, anche in questo settore, alla più assoluta discrezionalità dei governi”.
Adesso a mobilitarsi sono anche le associazioni di categoria, i cdr di alcune testate e la Federazione nazionale della stampa che si incontreranno mercoledì 13 gennaio a Roma per valutare un’iniziativa comune.
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…