La montagna ha partorito il topolino. Il “giornalista” Luigi Di Maio scampa alle sanzioni dell’Ordine perché commentando l’assoluzione della Raggi non parlò da cronista ma da “politico”. Una scissione di personalità che ha giovato al vicepremier che ha visto riconosciute le sue ragioni dal consiglio di disciplina dell’Ordine della Campania, presso cui è iscritto al registro dei Pubblicisti.
“La sua condotta è riconducibile non al giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti, ma al suo ruolo di parlamentare così come evidenziato dal collegio difensivo che lo ha rappresentato”.
Il post “incriminato” è quello che ha sollevato numerose reazioni nel mondo dei giornalisti. In quell’occasione, il vicepremier, commentando l’assoluzione del sindaco di Roma Virginia Raggi, bollò quali “sciacalli” la “maggior parte” dei giornalisti italiani, “colpevoli” di aver raccontano una vicenda politica e giudiziaria di importanza, appunto, capitale.
Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a pagamento e gli spazi pubblicitari…
Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…
Anche l’Europa potrebbe presto decidere di bandire TikTok se Bytedance non decidesse di vendere. Lo…
Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…
È importante continuare a parlare di pluralismo. E lo è a maggior ragione in quest’epoca…
Sulla scorta della nostra circolare n. 7/2024 ricordiamo che a partire da oggi 23 aprile 2024 e fino al…