Bersagliata da insulti sessisti per aver raccontato una contromanifestazione al comizio di Matteo Salvini a Sulmona, in Abruzzo. Insorge il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi che adesso si schiera senza se e senza ma al fianco della collega Lilli Mandara.
In una nota, la sigla di categoria fa sapere che: “Un articolo sulla pacifica protesta contro le politiche migratorie del governo, attuata domenica scorsa da una cittadina, con uno striscione recante una citazione di Ovidio, in occasione del comizio di Matteo Salvini a Sulmona, pubblicato oggi sul sito della testata giornalistica Maperò dalla collega Lilli Mandara, ha raccolto frasi violente, volgari, diffamatorie e di aperta istigazione a delinquere nei confronti della collega e della cittadina protagonista della notizia, in due commenti postati su Facebook, poi rimossi dagli autori, comunque identificati”.
E ancora: “Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi esprime piena solidarietà alla collega e alla donna con lei ingiuriata e minacciata, denunciando ancora una volta lo scadimento del discorso pubblico in forme di intolleranza verso la funzione costituzionalmente garantita della libera stampa”.
Per queste ragioni, i giornalisti abruzzesi fanno sapere che: “Non possiamo più accettare, che si debba aver paura di manifestare il il proprio pensiero. Dobbiamo difendere il diritto di critica e di cronaca, che è nostro e dell’intera collettività, altrimenti siamo tutti a rischio. Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi sarà al fianco della collega Lilli Mandara in tutte le iniziative che vorrà assumere contro gli autori delle minacce e degli insulti”.
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