Stop alle bombe su Gaza, fermare la guerra e, soprattutto, denunciare con forza l’uccisione di oltre 200 giornalisti: i giornalisti chiedono un cessate il fuoco per Gaza. In particolare i cronisti della Direzione approfondimento Rai in una nota hanno chiesto che nella Striscia si faccia qualcosa perché la violenza della guerra lasci il passo alla pace: “Noi giornalisti e giornaliste della Direzione Approfondimento Rai in linea con le iniziative del sindacato unitario Federazione nazionale della Stampa italiana e dell’Ordine dei giornalisti, chiediamo il cessate il fuoco permanente a Gaza, l’ingresso senza ostacoli degli aiuti umanitari e la fine delle violenze e degli sfollamenti in Cisgiordania”. Ma l’elenco delle richieste non si esaurisce qui: “Chiediamo il rispetto del diritto internazionale e la protezione dei civili, vittime di oltre un anno e mezzo di bombardamenti. Chiediamo il blocco degli accordi di cooperazione militare con il governo di Israele”. I giornalisti alzano la voce anche su un altro delicatissimo tema: “Denunciamo l’uccisione di oltre 200 colleghi e colleghe palestinesi, non possiamo lasciarli soli”.
L’impegno dei giornalisti del comitato di redazione dell’Approfondimento Rai sarà fattivo e concreto: “Per questo avviamo una raccolta fondi e devolviamo volontariamente parte del nostro compenso ai colleghi e alle colleghe di Gaza”. La chiosa è netta: “Chiediamo con forza che venga garantito l’accesso ai media internazionali nella Striscia. Respingiamo le accuse di antisemitismo mosse a tutti coloro che cercano di raccontare l’emergenza umanitaria di Gaza. Come giornalisti e giornaliste abbiamo il dovere di stare dalla parte delle vittime, di tutte le vittime dal 7 ottobre in poi. Dobbiamo essere la voce delle vittime di tutte le guerre e non rinunciare mai a documentarne l’orrore e i crimini”.
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