Nessun problema nei rapporti con il direttore del quotidiano, Ezio Mauro, con cui l’amicizia rimane inalterata, ma il fatto di non vedersi riconoscere dalla casa editrice compensi adeguati alle sue prestazioni professionali ha convinto Lerner di non poter avere un futuro alla Repubblica. Dopo aver contribuito per anni scrivendo editoriali in contemporanea con l’impegno a La7, alleggerito il lavoro televisivo Lerner aveva via via intensificato l’attività per Repubblica con inchieste, interviste, reportage, così da pensare di meritare un adeguato riconoscimento economico. Alle sue richieste non è arrivata nemmeno una risposta dall’amministrazione. Capita l’antifona, Lerner ha deciso che era meglio dedicare più tempo al suo lavoro con il gruppo Feltrinelli e ai temi che da anni lo vedono militare a sinistra come le questioni riguardanti i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, l’immigrazione e la lotta al razzismo.
fonte: www.francoabruzzo.it
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…