“L’informazione è sempre più in difficoltà, non solo in Italia”. Lo ha affermato il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana Raffaele Lorusso durante l’assemblea del sindacato dei giornalisti abruzzesi che si è tenuta a Pescara venerdì. Lorusso ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a elaborare quest’analisi. La debolezza dell’informazione è quella di un intero sistema, economico ed istituzionale. Le transazioni, ancora in itinere, non stanno producendo gli effetti sperati. Almeno per il momento.
Le parole del segretario Fnsi Lorusso sono d’allarme. Lo stesso che si ripete ormai da tempo. Troppo. “Il contesto generale dell’informazione sia sempre più in difficoltà, non solo a livello italiano. Ancora oggi la sostenibilità delle aziende si regge sulla carta, il digitale non è ancora arrivato a performance sufficienti. Il problema di un’informazione più povera, più precaria e sempre meno credibile non riguarda solo la nostra categoria, ma deve essere di richiamo per gli attori istituzionali, perché non si risolve se non mettendo in campo risorse economiche per sostenere la transizione”.
Per Lorusso: “Oggi gli unici aiuti sono quelli che portano i colleghi di una certa età a uscire dal mondo del lavoro, che distruggono l’occupazione. Il lavoro è fuori dall’agenda politica, in nome di una crescita senza diritti e senza tutele”.
Per queste ragioni il prossimo congresso della Fnsi sarà all’insegna dei diritti del lavoro. La Federazione Nazionale della Stampa italiana ha ribadito che “previdenza, cococo, prestazioni professionali non retribuite” (che tra l’altro sono stati alcuni dei punti toccati ancora dal segretario generale Lorusso) saranno al centro della stagione congressuale che sta per aprirsi.
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