”Se fossero confermate le notizie sul ripristino del diritto soggettivo ai contributi per i giornali no profit, di idee e gestiti in cooperativa, anziché la soluzione di un problema avremmo un danno con beffa: si tratterebbe infatti della cannibalizzazione ai danni del sistema delle radio private e della stampa per gli italiani all’estero”. Lo scrive in una nota la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, aggiungendo: ”La grande mobilitazione a favore dei giornali messi a rischio dai tagli dei fondi non può trovare risposta attraverso lo spostamento del danno su un altro settore dell’informazione.
Il Governo presti attenzione urgente a non combinare un pasticcio grave. Il diritto soggettivo per i giornali non può essere alimentato togliendo i fondi per i rimborsi delle tariffe elettriche e telefoniche e per l’utilizzo delle agenzie di stampa previsti per il sistema radiofonico locale, perno del sistema informativo territoriale. Così facendo si riproporrebbe immediatamente una situazione pesantemente drammatica per il pluralismo, bene supremo da sostenere, e per l’occupazione diffusa, coinvolgendo in uno scenario devastante centinaia di radio e agenzie di settore e intaccando pesantemente la stabilità delle agenzie di stampa nazionali e a diffusione regionale, nonché facendo chiudere la stampa degli italiani all’estero”.
”Il punto centrale – conclude la Fnsi – rimane quello di assicurare i diritti maturati per l’editoria no profit, di idee e di cooperativa secondo gli obblighi di legge; di leggi che non si possono cambiare a partita in corso (2010) o dopo un campionato disputato con regole certe (2009) che si vorrebbero ora disattendere. C’è, certamente, da riformare il sistema e questo va fatto rapidamente con il concorso di tutte le parti sociali. La Fnsi sollecita questo passaggio ma non può tollerare in alcun modo vecchi e nuovi pasticci”.
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