Nei giorni scorsi aveva tenuto banco nel dibattito editoriale la sottoscrizione di un nuovo contratto tra Uspi e Cisal. Che aveva scatenato la furibonda reazione della Fnsi. A distanza di poco più di una settimana, emerge l’ufficialità dei primi contatti tra la federazione nazionale della stampa e quella degli editori per “riprendere” a parlare di contratto giornalistico nazionale.
Il consigliere delegato alle relazioni sindacali della Fieg, Lino Morgante, ha incontrato giovedì il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, per riprendere il confronto sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico. La Fieg nel corso dell’incontro ha espresso “la necessità di una profonda rivisitazione, normativa ed economica, del contratto finalizzata al recupero di flessibilità ed economicità, ancora più urgente per l’emergenza sanitaria che ha aggravato la crisi del settore”. Le parti, conclude la nota, “hanno convenuto di proseguire gli incontri per giungere a soluzioni condivise in tempi auspicabilmente brevi”.
“Affrontare le criticità del settore dell’informazione, aggravate dall’attuale situazione di emergenza, è necessario e ineludibile. La disponibilità manifestata dagli editori della Fieg di riprendere il confronto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico va accolta e verificata nei fatti. Per la Federazione nazionale della Stampa italiana è imprescindibile che il confronto abbia al centro i temi dell’innovazione e della lotta alle diseguaglianze”. Lo ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, nell’incontro di oggi con il delegato alle relazioni sindacali della Fieg, Lino Morgante. “Soltanto in un quadro di regole che valorizzino il lavoro regolare è possibile declinare la flessibilità richiesta dagli editori che, altrimenti, diventerebbe soltanto un inaccettabile moltiplicatore di precarietà”, ha aggiunto Lorusso.
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