La Fieg interviene sui contributi all’editoria. E lo fa chiedendo che il parlamento approvi un nuovo piano di sostegno all’informazione. Che sia adeguato ai livelli che in Europa caratterizzano gli aiuti alla stampa. E che attinga, se necessario, anche ai fondi del Pnrr. Contributi che devono aiutare il settore, secondo Fieg, ad attrezzarsi sul piano digitale.
La federazione italiana degli editori di giornali, in una nota del presidente Andrea Riffeser Monti, ha affermato. “L’editoria giornalistica necessita di un sistema equilibrato e generalizzato di sostegno pubblico che riconosca concretamente il ruolo e la funzione dell’informazione di qualità, promuovendo la trasformazione digitale di un settore cruciale per la democrazia”.
E dunque ha spiegato. “In Italia, negli ultimi anni, le risorse destinate ai giornali si sono progressivamente ridotte e concentrate”.
Mentre infuriano le solite polemiche, la Fieg fa notare. “I contributi diretti riguardano oramai un numero assai limitato di testate (cooperative giornalistiche, fondazioni e minoranze linguistiche). Queste testate, è bene chiarire, non possono accedere agli aiuti per il contrasto alla crisi pandemica. I contributi indiretti, praticamente esauriti, coprono invece solo particolari situazioni di crisi”. Solo nei giorni scorsi qualche voce, specialmente sul web, si era alzata tentando di ridare fiato alla stolida polemica. Eppure i media hanno fatto, fino in fondo, il loro dovere. Dimostrando di svolgere un servizio pubblico. Nel periodo più duro degli ultimi anni, quello della pandemia.
La Fieg lo sottolinea. “L’industria editoriale, pur nella difficoltà di mantenimento di strutture con costi importanti, ha comunque e sempre conservato la qualità dell’informazione con grande senso di responsabilità. Mai nel passato come nell’ultimo anno e mezzo l’informazione giornalistica ha adempiuto al suo ruolo, anche contrastando le fake news”. E dunque. “Tutti – lettori, istituzioni, Governo – riconoscono il contributo di informazione, di analisi e di approfondimento della stampa quotidiana e periodica”.
Perciò Riffeser Monti ha dichiarato. “Come affermato dal Parlamento e dal Governo martedì 29 giugno scorso alla Camera, con l’approvazione di uno specifico ordine del giorno accolto in sede di conversione del decreto-legge sul Fondo complementare del Pnrr, occorre ora prevedere adeguate forme di sostegno, analoghe a quelle previste in tutta Europa, anche con l’utilizzo delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Per il presidente Fieg. “È necessario quindi un cambio di passo per riequilibrare il sistema dei sostegni e guardare al futuro: con aiuti concreti a tutte le imprese editrici impegnate nella transizione al digitale e per incentivare le nuove modalità di fruizione dei contenuti online”.
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