Federico Motta è stato eletto venerdì pomeriggio, a Varsavia, presidente della Federazione degli Editori Europei (Fee-Fep). L’associazione, fondata nel 1967, riunisce gli editori dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo e rappresenta i loro interessi presso le istituzioni europee, dalla Commissione al Parlamento. Una funzione sempre più importante in considerazione del ruolo che la legislazione comunitaria ha assunto, in particolare per ciò che riguarda la legislazione del diritto d’autore, la società dell’informazione, la protezione dei dati, il commercio elettronico dei contenuti, il regime fiscale dei prodotti culturali, ecc.
Federico Motta, 53 anni, milanese, presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), amministratore delegato della Federico Motta Editore, insignito, nel 2003, dal Ministro della cultura francese della onorificenza di Officier de l’ordre des arts et des lettres, presidente di Sistema Cultura Italia dal 2006 e membro della giunta di Confindustria, sarà il quarto italiano nella storia dell’editoria ad assumere l’incarico di presidente in ambito europeo. Due i temi centrali del mandato di Motta: la fiscalità, per riuscire ad ottenere a livello europeo l’Iva ridotta anche per il libro elettronico e gli audiolibri, ma soprattutto la tutela del diritto d’autore.
”Sono ovviamente orgoglioso di questo incarico, che costituisce un importante riconoscimento a tutta l’editoria italiana – ha commentato Motta – ma sono anche preoccupato perché il futuro europeo dell’editoria e soprattutto del diritto d’autore si presenta in pericolo. Dovremo presidiare quanto ottenuto sino ad ora sul piano della tutela della proprietà intellettuale per far sì che le nuove direttive continuino a rispettare la creatività e l’ingegno. Ci sarà tanto lavoro da fare. Siamo pronti, anche a dare risposte innovative a domande nuove. Ritengo infatti sia significativo – ha aggiunto – che questo incarico mi sia conferito pochi giorni dopo la pubblicazione dei lavori del gruppo di esperti, in cui la Fee ha avuto un ruolo importante, sul diritto d’autore nelle biblioteche digitali. E che la strada maestra indicata dalla Commissione sia quella dell’innovazione nella gestione dei diritti, richiamando esplicitamente il progetto ARROW, che l’Aie coordina e al quale la Fee partecipa in modo significativo”.
Fabiana Cammarano
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…
Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…
In questi giorni si parla tanto delle sorti dei giornalisti del gruppo Gedi, ma come…