L’undici aprile 2018 l’Autorità Garante per la Comunicazione e del Mercato ha riconfermato le misure cautelari stabilite in via d’ugenza il 21 marzo 2018 in fase d’istruttoria lo scorso febbraio per verificare la sussistenza di un’intesa restrittiva tra Vodafone, Fastweb, Tim e Tre. Gli operatori commerciali attraverso l’Associazione Assotelecomunicazioni di categoria hanno predisposto la loro strategia commerciale in merito alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione delle offerte sui mercati della telefonia fissa e mobile, nel rispetto dei nuovi obblighi regolamentari e normativi introdotti dall’art 19 quinquisdecies del D. L n 148/2017 (convertito dalla gente L.N 172 /2017).Le parti avrebbero comunicato ai loro clienti che la fatturazione delle offerte sarebbe stata effettuata su base mensile anziché su quattro settimane, prevedendo anche una variazione del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi anzichè 13. L’autorità nel corso dell’audizione davanti al collegio ha stabilito misure cautelari che prevedono la sospensione dell’attuazione del repricing. l’AGCM ha inoltre deciso che i gestori dovranno definire la loro offerta autonomamente rispetto ai propri concorrenti.
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