«Non possiamo non difendere Michele Santoro. Non tanto per portargli la nostra solidarietà, di cui ha pochissimo bisogno, piuttosto per sancire la nostra orgogliosa differenza da un modo di stare al potere che non ci piace, che non può piacere a una destra moderna, laica e democratica». Esordisce così Filippo Rossi, direttore di Ffwebmagazine, periodico online di Farefuturo, commentando l’ultima polemica tra Michele Santoro e la Rai. «Non possiamo non difenderlo – continua Rossi – perché siamo stufi di un paese che si spacca in due, ogni volta, in nome di un bipolarismo che vede da una parte gli alfieri del libero pensiero e della libera comunicazione e dall’altra gli alfieri del potere aziendale e personale di un uomo solo al comando.
È giunto il momento di stare a destra dalla parte giusta, spiegando che la libertà d’informazione, di diritto e di fatto, è una delle cose più importanti in un paese che vuole essere democratico. Di stare a destra senza la paura di dire che sì, il conflitto d’interessi è un problema vero». «Siamo stufi -conclude- di stare dalla parte di chi difende un potere che non vuole, che non sopporta, le critiche. Qualsiasi critica. Dalla parte di chi, da un lato utilizza la ‘sua stampa’ come un manganello, e dall’altro pretende l’appiattimento e l’accondiscendenza».
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