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Facebook sfida gli hacker: premi in denaro per chi scopre falle nel server

È l’ultima trovata del team di Palo Alto che punta ad “esternalizzare” la risoluzione delle vulnerabilità nel sistema di sicurezza del social network. D’ora in poi la privacy degli utenti verrà monitorata dagli hacker della Rete dietro un compenso economico che varia dai 500 ai 1500 dollari per ogni singolo problema riscontrato e segnalato ai vertici. Una proposta che fa parte di un programma lanciato dal gruppo già ad inizio mese, denominato Bounty ed aperto all’intera comunità. In definitiva Facebook autorizzerebbe i violatori di mestiere della sicurezza sul web a prendere di mira il social network, mettendo alla prova i recinti di difesa degli 800milioni di profili dei suoi scritti. E premiandoli anche. Quella che suona più come una provocazione potrebbe in realtà risolvere in parte gli innumerevoli problemi di gestione della sicurezza di un sistema che ha dato più volte prove di inefficienza. Solo di poche ore fa è infatti la correzione di un bug da parte degli ingegneri di Palo Alto. Un problema segnalato dal ricercatore ed hacker Nik Cubrilovic e relativo al finto log out dalle pagine del social network. In pratica Facebook continuava a tracciare la navigazione degli utenti anche dopo che questi sceglievano l’opzione dell’anonimato, disconnettendosi dal sito. Una prassi che a quanto pare in queste ore è stata corretta rimuovendo i cookies, ovvero i codici che assegnano un identificativo al browser durante la sessione di navigazione e tenendone la memoria. Eppure i vertici del Gruppo hanno comunicato l’intenzione di trattenere altri tipi di informazioni, come i singoli accessi al network ed il tipo di browser web utilizzato per connettersi, al fine di salvaguardare il server da possibili spam o rallentamenti nel sistema. Che cosa accadrà quando dal 30 settembre il social network diventerà un servizio integrato di musica, informazione, filmati, gaming online grazie al nuovo Open Graph e quando terrà traccia di tutte le attività di condivisione e la storia dei profili degli utenti nella TimeLine, è ancora un mistero. Significativo è comunque il monito di Cubrilovic che invita gli utenti a provvedere manualmente alla rimozione dei cookies, mediante appositi strumenti, durante la navigazione online. Parola di hacker.
Luana Lo Masto

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