Saranno giorni decisivi, questi, per l’approvazione del decreto Rilancio. Sarà necessario seguire i lavori dei parlamentari per capire se e come verrà sostenuto il comparto dell’editoria, letteralmente stritolato da una crisi assurda e paradossale. Durante il Covid, infatti, le vendite e i contatti (così come gli ascolti di radio e tv) sono saliti alle stelle ma il crollo verticale del mercato pubblicitario rischia di far collassare il sistema.
Come riporta il notiziario Uspi citando uno studio del Politecnico di Milano, il volume d’affari della pubblicità sui media perderà il 14% rispetto all’anno scorso. Tradotto in soldoni: in fumo 1,7 miliardi di euro. Una somma considerevole che mancherà e peserà moltissimo alla fine dell’anno e degli esercizi di bilancio.
I lavori, come si legge sul sito dell’Aeranti Corallo, “salvo modifiche al calendario, dovrebbero terminare (anche con eventuale seduta notturna) in Commissione nella giornata di giovedì 2, in modo da poter passare alla discussione in Aula venerdì 3 luglio. Dopo l’approvazione alla Camera, il provvedimento dovrà passare all’esame del Senato ed essere, comunque, approvato in via definitiva, pena decadenza, entro il 18 luglio”.
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