Ecco il comitato sull’intelligenza artificiale per l’editoria

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GIULIANO AMATO

Un comitato per studiare l’impatto dell’intelligenza artificiale nell’informazione e nell’editoria. L’iniziativa è partita dal governo che si affiderà a un ente di “saggi”, presieduto dall’ex premier e già presidente della Corte Costituzione Giuliano Amato, per valutare quali potrebbero essere rischi e opportunità derivanti dall’utilizzo delle nuove tecnologie nell’ambito dell’informazione. Il comitato sarà composto da giuristi, economisti, docenti universitari, informatici, ingegneri, ricercatori ed esperti di settore. Oltre al presidente Amato, faranno parte del comitato sull’intelligenza artificiale Giusella Finocchiaro, professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di internet all’Università di Bologna; Valeria Falce, professore ordinario di diritto dell’economia all’Università Europea di Roma; Gianluca Salviotti, docente di Management Information Systems all’Università Bocconi; Giuseppe Francesco Italiano, professore ordinario di Computer science – Università Luiss Roma; Marco Angelini, ricercatore presso il Dipartimento di ingegneria informatica, automatica e gestionale dell’Università di Roma La Sapienza; Paolo Benanti, professore di Etica, bioetica ed etica delle tecnologie presso la Pontificia università gregoriana Roma; Francesco Bonchi, direttore della ricerca presso Centai (Centro per l’intelligenza artificiale); Giuseppe De Pietro, direttore dell’istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni del Cnr e presidente della fondazione future Artificial Intelligence Research (Fair) che gestisce il partenariato nazionale sull’Intelligenza Artificiale e Roberto Sommella, esperto di editoria.

Il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con delega all’editoria, Alberto Barachini, ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a istituire il comitato sull’intelligenza artificiale. “È cruciale analizzare a fondo l’utilizzo, lo sviluppo e le ricadute dell’intelligenza artificiale nel settore editoriale e dell’informazione. Di qui la scelta di istituire un Comitato presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria formato da esperti e professori universitari che studierà l’impatto di questa tecnologia sul mondo del giornalismo e delle news”.

 

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