E’ nato a Roma il Centro Studi per la difesa dei diritti degli autori e per la libertà di informazione che ha affidato a Tullio Camiglieri l’incarico di coordinatore. “La Rete – spiega Camiglieri – è un ambiente libero e deve restare tale, ma non è più tollerabile che sia consentito ad alcuni di continuare a calpestare i diritti dei produttori di contenuti e degli operatori dell’informazione. Oggi, attraverso motori di ricerca, c’è la possibilità di accedere in modo rapido, con dei link, ad articoli, film e video protetti da copyright, con il rischio che la capacità di creare contenuti editoriali si impoverisca fino a svanire”.
Secondo Camiglieri “se la situazione continuerà a peggiorare, gli editori non avranno più ragione di investire. La libertà di stampa passa attraverso la valorizzazione del lavoro dei giornalisti e la tutela degli investimenti degli editori.
Una nazione che non sa difendere la propria industria culturale è condannata a non avere un grande futuro”.
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