Grande attesa per il mercato dei new media. Oggi, infatti, la Ue potrebbe decidere sulla normativa unica riguardo alla trasmissione televisiva su dispositivi mobili. La preferenza del Commissario Ue per la Società dell’Informazione e Media, Viviane Reding, come già preannunciato va per lo standard DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld), declinazione mobile del DVB-T (Digital Video Broadcasting – Terrestrial). L’iniziativa della Commissione ha già sollevato le reazioni negative da parte di colossi dell’elettronica come Samsung, LG Electronics e Panasonic che hanno adottato lo standard DMB (Digital Multimedia Broadcasting).
In caso di reticenza ad adottare lo standard “consigliato” dalla Commissione, questa potrà decidere di rendere la norma obbligatoria a partire dal 2008.
Per la Tv mobile, al momento sono disponibili almeno sei tecnologie differenti. Diversi produttori europei sostengono il DVB-H, ma sono partiti anche molti test basati sugli standard TDtv, MediaFLO, il DMB, derivato dalla tecnologia DAB (Digital Audio Broadcasting). Il DMB, già presente in Asia, dovrebbe essere lanciato quest’anno sul mercato europeo.
Oggi sono diciassette gli Stati membri che usano già il DVB-H. L’Asia, dalla sua, ha adottato il DMB, mentre in America si usano le due tecnologie di broadcasting mobile e anche MediaFLO. La Tv in mobilità è in grado di creare nuove opportunità commerciali per i produttori di contenuti e fornitori di servizi di offrire nuovi servizi a valore aggiunto agli utenti, oltre a creare occupazione in Europa. Mentre al momento i singoli Paesi vanno sviluppando ciascuno il proprio mercato della Tv mobile, la Commissione ha ribadito la necessità di disporre di una strategia comunitaria proattiva e coordinata.
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