Dopo un secolo di onoratissima esistenza, s’è spenta un’altra voce storica del giornalismo cattolico italiano. La Vita Nuova di Trieste ha annunciato la cessazione delle pubblicazioni: travolta dal Covid, la testata non riuscirà più a produrre il giornale né a portarlo in edicola. La notizia, nelle scorse ore, ha polarizzato il dibattito pubblico friulano e triestino in particolare. Il settimanale diocesano, infatti, è stata una palestra per molti e un punto di riferimento per tutti.
La solidarietà ai colleghi giornalisti rimasti senza lavoro è giunta dall’Ordine dei giornalisti friulani e dall’Assostampa: “Siamo al fianco della redazione e del personale tecnico della storica testata dei cattolici triestini che da un secolo, festeggiato proprio poche settimane fa, racconta la vita del territorio e che con questa settimana come annunciato dall’editore, la Diocesi di Trieste interromperà le pubblicazioni”. E ancora: “Scoprire da un giorno all’altro che un periodico che ha attraversato tutto il Novecento e questi primi decenni del nuovo millennio, dando conto delle ore più buie e drammatiche della nostra città ma anche del tanto bene che non fa rumore, sempre dalla parte degli ultimi, cessi l’attività senza prima tentare altre strade fa male alla città, all’informazione, alla democrazia, ai lettori, alle lavoratrici, a cui il sindacato e l’Ordine regionali esprimono solidarietà e vicinanza, auspicando il massimo impegno da parte dell’editore per garantire tutte le tutele possibili”. Infine l’impegno: “Assicuriamo ovviamente il proprio sostegno, rendendosi sin d’ora disponibili ad affiancare la redazione in qualsiasi azione possa modificare la prospettiva della chiusura sic et simpliciter”.
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