Massimo Maria Berruti, ex capitano della guardia di finanza e attuale parlamentare del Pdl, è stato condannato, dalla Corte d’Appello di Milano, a due anni e dieci mesi di reclusione per riciclaggio. Ad incastrarlo il prelievo di 484mila franchi svizzeri effettuato nel 1995 dal conto Yasram della banca SBS di Lugano. La condanna potrebbe pesare anche sul destino processuale di Silvio Berlusconi: il processo per Berruti è, infatti, uno stralcio del filone principale sulla presunta creazione di fondi neri da parte di Mediaset nelle operazioni di compravendita dei diritti televisivi. Un processo che vede sul banco degli imputati il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e che è pronto a ripartire lunedì prossimo, 28 febbraio.
Quanto, invece, a Berruti, la condanna di oggi non avrà ripercussioni concrete: il reato cadrà infatti in prescrizione domenica, 27 febbraio, ed è impossibile ipotizzare di esaurire entro quel giorno un eventuale giudizio definitivo da parte della Corte di Cassazione.
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