Il decreto legge che recepisce la direttiva Ue sulla tv senza frontiere, modificando anche il testo unico della tv sui tetti agli spot per le pay tv, deve essere ritirato o comunque modificato. L’opposizione ribadisce la sua linea, denuncia un “eccesso di delega” del decreto legislativo e insiste sulla possibilità di svolgere delle audizioni alla Camera e ad ottenere un rinvio sui tempi del parere, non vincolante, che il Parlamento deve esprimere prima del via libera definitivo da parte del Consiglio dei ministri.
Parlando in conferenza stampa, convocata con Roberto Rao (Udc), Antonio Borghesi (Idv), Paolo Gentiloni (responsabile comunicazioni del Pd) ha detto che sulle audizioni e il rinvio per il parere “i presidenti delle Commissioni Trasporti e Cultura, Valducci e Aprea, hanno dato la disponibilità. Abbiamo rivolto la stessa domanda al Presidente Fini”, che dovrà decidere sul rinvio dei tempi su richiesta dei presidenti di Commissione. “E non ci accontenteremo di un calendario di audizioni”, ha aggiunto Gentiloni precisando che l’opposizione “chiederà di sentire anche l’Agcom”, “pensiamo che questo provvedimento configuri un eccesso di delega e che andrà corretto o ritirato. Altrimenti ci penserà il Consiglio di Stato”, l’organo che si pronuncia su un eventuale eccesso di delega del decreto legislativo rispetto alla legge delega con cui si recepisce la direttiva Ue. Stessa pronuncia potrebbe arrivare dal Comitato per la legislazione di Montecitorio su richiesta di un quinto della Commissione parlamentare, “e questa è una cosa che ci apprestiamo a fare”.
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