Per il ministero dell’Economia e delle finanze va cancellata la norma del disegno di legge sullo sviluppo economico e l’energia che aumenta di un punto la cosiddetta Robin Tax cosi’ da finanziare i contributi all’editoria. La richiesta e’ contenuta nella lettera inviata dall’ufficio legislativo del Mef alla commissione Attivita’ produttive della Camera che oggi ha iniziato l’esame del ddl, al dipartimento Affari giuridici della presidenza del Consiglio e all’ufficio legislativo del ministero dello Sviluppo economico per chiedere modifiche al testo uscito dal Senato.
I 70 milioni di euro destinati all’editoria nel 2009 e 2010, si ricorda, sono coperti con l’aumento di 1 punto percentuale (dal 5,5 al 6,5%) dell’addizionale applicata sull’imposta del reddito delle societa’ (Ires) che operano nel settore petrolifero e del gas. Su questo, pero’, il Mef esprime “parere contrario” perche’ manca una relazione tenica che “dimostri che le nuove entrate sono sufficienti a coprire l’onere”.
Non solo. L’aumento della Robin Tax “risulta essere una copertura del tutto inadeguata, in quanto altera equilibri di operatori nei cui confronti le aliquote in esame non possono essere eccessivamente aggressive, posto che si producono effetti contrari a quelli che la disposizione mirava a conseguire”. (Agi)
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