DDL STABILITÀ/ COMMISSIONE COMUNICAZIONI: DESTINARE FONDI A SOSTEGNO DEL SETTORE DELLE TLC

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Entro la giornata di ieri dovevano essere trasmessi, dalle Commissioni, i rapporti sul ddl stabilità in esame alla Commissione Bilancio del Senato. La Commissione Lavori pubblici e comunicazioni ha formula un rapporto favorevole ma a condizione che si valuti «l’opportunità di garantire, così come previsto dalla legge di stabilità n. 220 del 2010, come modificata dalla legge n. 111 del 2011, che una parte delle maggiori entrate derivanti dalla gara di assegnazione delle frequenze sia destinata al Ministero per lo sviluppo economico per interventi a sostegno del settore delle telecomunicazioni, sia a livello infrastrutturale per dare nuovo slancio alle nostre aziende, rendendole competitive a livello internazionale, sia a livello locale, per definire un compenso per la cessione delle risorse frequenziali più congruo agli introiti ottenuti».



RAPPORTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE SULLO STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO PER L’ANNO FINANZIARIO 2012 E PER IL TRIENNIO 2012-2014 (DISEGNO DI LEGGE N. 2969 – TABELLA 3), LIMITATAMENTE ALLE PARTI DI COMPETENZA, E SULLE PARTI CORRISPONDENTI DEL DISEGNO DI LEGGE N. 2968


La Commissione, esaminato lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l’anno finanziario 2012 e per il triennio 2012-2014, limitatamente alle parti di competenza, nonché le parti corrispondenti del disegno di legge di stabilità,

premesso che:

– la legge 13 dicembre 2010, n. 220 (legge di stabilità 2011) ha previsto l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze radioelettriche da destinare a servizi di comunicazione elettronica mobili in larga banda con l’utilizzo della banda 790-862 MHz e di altre risorse eventualmente disponibili;

– la medesima legge ha stimato, al comma 13 dell’articolo 1, proventi derivanti dalle procedure di assegnazione delle frequenze non inferiori a 2.400 milioni di euro, prevedendo che le eventuali maggiori entrate fossero riassegnate nello stesso anno al Ministro per lo sviluppo economico per misure a sostegno del settore, anche come misure compensative alle tv locali;

– la quantificazione delle misure economiche di natura compensativa, di cui al comma 9 dell’articolo 1 della legge 13 dicembre 2010 n. 220, destinate alle tv locali che eserciscono le frequenze che dovranno essere rese disponibili a favore degli operatori dei servizi mobili in larga banda da giugno 2012, non sembra essere proporzionata agli introiti derivanti dalla gara di cui al comma 8 della medesima legge;

– la gara per l’assegnazione delle frequenze si è recentemente conclusa e i proventi sono di circa 4 miliardi di euro, quindi 1,6 miliardi in più della stima iniziale;

– in questo particolare e delicato contesto economico, il nostro Paese necessita di politiche volte a potenziare la competitività e l’innovazione, anche attraverso il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche affinché le nostre imprese possano contare su telecomunicazioni all’altezza del resto del mondo;

– tuttavia, l’articolo 5, comma 7, del disegno di legge di stabilità 2012 modifica l’articolo 1, comma 13, della legge di stabilità 2011, prevedendo che le maggiori entrate derivanti dalla gara di assegnazione delle frequenze siano destinate per il 50 per cento all’ammortamento dei titoli di stato e per il 50 per cento ai vari Ministeri;

– in particolare, al Ministero per lo Sviluppo economico sono destinati 100 milioni di euro per il finanziamento del fondo di garanzia per le Pmi, e nessun tipo di intervento è previsto per opere di modernizzazione delle infrastrutture, che porterebbe invece a ritorni rapidi in termini di spinte verso la crescita del Paese,

formula un rapporto favorevole, con la seguente condizione:

nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, occorre valutare l’opportunità di garantire, così come previsto dalla legge di stabilità n. 220 del 2010, come modificata dalla legge n. 111 del 2011, che una parte delle maggiori entrate derivanti dalla gara di assegnazione delle frequenze sia destinata al Ministero per lo sviluppo economico per interventi a sostegno del settore delle telecomunicazioni, sia a livello infrastrutturale per dare nuovo slancio alle nostre aziende, rendendole competitive a livello internazionale, sia a livello locale, per definire un compenso per la cessione delle risorse frequenziali più congruo agli introiti ottenuti.

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