Editoria

Dati, l’oro digitale e l’intelligenza artificiale: una sfida per l’Ue

Non scordatevi dei dati, quando si parla di intelligenza artificiale. Così il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’innovazione, Alessio Butti, ha ricordato la grande questione (negletta) del web al convegno ‘Le sfide dell’intelligenza artificiale. Il diritto di fronte all’innovazione. L’innovazione come diritto’ tenutosi presso la Fondazione Einaudi. Butti ha spiegato che “la questione cruciale è definire il valore giuridico ed economico dei dati. Il diritto non è qualcosa di statico ma qualcosa che deve accompagnare l’evoluzione sociale facendo gli interessi di chi fa business e gli interessi del consumer. Non è vero che l’innovazione corre più veloce del diritto”. Se si desse un peso, economico e giuridico, ai dati (che poi sono il vero oro digitale, anche più – molto di più – delle criptovalute) le cose inizierebbero a incanalarsi per il verso giusto. “Se il diritto all’innovazione contiene anche la promozione dei diritti fondamentali, abbiamo fatto bingo – prosegue Butti – Definiamo con il diritto il perimetro di sicurezza”. E per farlo, ha spiegato il sottosegretario, che “anche a garanzia della sovranità dei singoli stati puntando sulla qualità del dato e garantendo competenze multidisciplinari nelle autorità che spesso non sono all’altezza. Siamo disponibili a seguire e sostenere questo percorso come dipartimento”. Non è una cosa da poco. Il fatto che le diverse autorità, divise in compartimenti quasi stagni, non dialoghino sempre al meglio tra loro rappresenta un vulnus. Uno dei tanti, di quelli che hanno contribuito a fare delle aziende digitali dei veri e propri soggetti al di là del bene e del male, per dirla in termini pseudofilosofici. Ma non basta. Non finisce qui. Perché Butti ha rilanciato la sfida e ha affermato che “l’Europa dovrebbe cogliere l’opportunità di una sfida anche a livello geopolitico, non volta ad irrigidimenti su quanto di competenza degli Stati sovrani”. E tutto questo “perché l’Ia costa meno di quanto c’è fatto credere dalla bolla che arriva dall’esterno. Questa è la sfida geopolitica”.

Luca Esposito

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