Una giornalista del quotidiano Cumhuriyet, Canan Coskun, potrebbe essere condannata a 23 anni e quattro mesi di carcere per un articolo pubblicato il 19 febbraio scorso nel quale parlava di immobili di lusso di Istanbul offerti a prezzi irrisori da una società immobiliare pubblica ai membri del Consiglio supremo dei giudici e dei procuratori della Turchia, la massima autorità giudiziaria del paese vicina al governo di Ankara. Per quell’articolo, la procura l’ha accusata di “insulti a funzionari pubblici non nelle loro funzioni”, di “diffamazione” e di “calunnia”. La prima udienza del processo alla presenza della giornalista è stata fissata per il prossimo 12 novembre. Tra i giudici e pubblici ministeri che avrebbero acquistati abitazioni a prezzi scontati da una società immobiliare pubblica ci sono esponenti dell’Ybp sostenuti dal partito di governo Akp nelle elezioni di ottobre per il Consiglio superiore dei giudici e dei pubblici ministeri (HSYK). L’atto d’accusa formulato dal procuratore Umut Tepe nei confronti di Coskun la ritiene colpevole di “infangare la reputazione dei giudici e dei pubblici ministeri, indicando i loro nomi nel suo articolo”. Nel testo erano anche contenuti “insulti” ai giudici e veniva creata “di loro una percezione negativa”.
fonte: www.francoabruzzo.it
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