“Anziché insultare i giornalisti, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, farebbe bene a rispondere alle loro domande. Un ministro della Repubblica ha il dovere di rispondere: non c’è alcun attacco contro un minore, soltanto la necessità di fare chiarezza su una vicenda di rilevanza pubblica che non può essere derubricata ad affare di famiglia”. Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, dopo la conferenza stampa in cui il titolare del Viminale, oltre a rifiutare il confronto, ha attaccato il giornalista Valerio Lo Muzio.
Per Lorusso “è gravissimo che le forze dell’ordine abbiano preso l’abitudine di chiedere le generalità, quando non ricorrono alle minacce o ai pestaggi, ai giornalisti che fanno il proprio lavoro, documentando fatti e situazioni che l’opinione pubblica ha il diritto di conoscere. Quanto accaduto oggi, con l’attacco ai giornalisti di Repubblica, è l’ennesima conferma che in Italia si sta cercando di creare un clima ostile nei confronti di chi fa informazione, di chi pone domande e del pensiero critico in generale. È una situazione che deve preoccupare e far riflettere”, conclude il segretario della Federazione nazionale della Stampa italiana.
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