Se ne parla tra sette giorni: mercoledì 20 novembre è convocata la commissione parlamentare di vigilanza Rai. All’ordine del giorno il voto sulla presidenza del consiglio di amministrazione. L’indicazione è chiara: la candidata è Simona Agnes. Fortemente voluta da Forza Italia e sostenuta con convinzione dalla maggioranza di centrodestra. Giocoforza, le opposizioni sono sul piede di guerra. A cominciare dal Movimento Cinque Stelle che ha chiesto l’audizione e la convocazione di sindacati e dell’amministratore delegato di viale Mazzini, Giampaolo Rossi. La rappresentanza M5s in Commissione vigilanza, in una nota, ha riferito i motivi della richiesta: “I giornalisti precari hanno manifestato davanti alla sede Rai di viale Mazzini per rivendicare il sacrosanto diritto ad un giusto contratto. In serata nel corso dell’ufficio di presidenza abbiamo chiesto l’audizione dei sindacati proprio per discutere di questa e di altre problematiche ed urgenze che riguardano oggi l’azienda”. E ancora: “Purtroppo anche stavolta la maggioranza ha eretto un muro con l’intervento di Augusta Montaruli che ha detto che finché non si vota il nuovo presidente della Rai la Commissione deve restare bloccata”. Per gli esponenti pentastellati si tratta di “una minaccia intollerabile che denota una concezione privatistica di un’istituzione di garanzia come la commissione di vigilanza e che la rende ostaggio dei giochini di una destra priva di contegno istituzionale e di rispetto per il Servizio Pubblico. Anche se vogliono continuare a disertare la commissione sulla presidenza, chiediamo ai partiti di centro-destra di sbloccare i lavori e consentire il riavvio delle audizioni, in un momento così delicato per la Rai sul fronte dei lavoratori, delle risorse e in generale del suo futuro”.
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