Circolare n. 31 del 03/12/2007 – Decreto legge fiscale collegato alla finanziaria 2008

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Il Senato ha approvato, in via definitiva, la legge di conversione del decreto legge collegato alla finanziaria 2008.
Il testo integrale è consultabile, previa registrazione, sul portale www.ccestudio.it.

Il primo comma prevede una riduzione dei contributi diretti all’editoria per gli esercizi 2007 e 2008 (quindi per le annualità finanziarie 2008 e 2009) pari al 2 per cento. In altri termini, una volta determinato il contributo, gli uffici provvederanno ad un abbattimento del 2%.

Inoltre, il valore complessivo del contributo non potrà superare il costo sostenuto per il personale, per i collaboratori, per la produzione e per la distribuzione nell’esercizio precedente. Sul punto ricordiamo che è stato approvato in sede di approvazione del decreto legge da parte della Camera un ordine del giorno che invita il Governo, in sede di prima applicazione di questa nuova norma, a prendere come base di riferimento i costi del 2007.

Il secondo, il terzo ed il quarto comma prevedono l’obbligo di perfezionare la documentazione richiesta per l’accesso ai contributi entro e non oltre il mese di settembre dell’esercizio successivo a quello di riferimento. Segnaliamo, inoltre, che è necessario ottenere la regolarità contributiva entro e non oltre tale data. In pendenza di un contenzioso giudiziario con gli enti previdenziali o di un piano di rateizzazione del debito, l’impresa verrà ritenuta in regola. Sul punto Vi invitiamo a verificare, con i Vostri consulenti del lavoro, la regolarità presso il Fondo Fiorenzo Casella la cui iscrizione è obbligatoria per le imprese editrici di quotidiani.
In relazione alla documentazione, invitiamo tutti i clienti a prestare la massima attenzione a questa norma ed a tener conto che il CCE adotterà una nuova tempistica per affrontare la novità. E’ evidentemente un punto della massima importanza.

Il quinto comma introduce un taglio del sette per cento sulle agevolazioni postali, incrementato al dodici per cento per le imprese che usufruiscono di agevolazioni superiori ad un milione di euro. In relazione al limite di un milione di euro, la norma non qualifica il tipo di agevolazione e, pertanto, riteniamo che possano essere ricomprese nelle stesse anche quelle previste dall’art. 3 della legge n. 250/90. La riduzione delle agevolazioni verrà effettuata, come previsto dal sesto comma, attraverso conguagli operati dalle Poste S.p.A. nei confronti delle imprese beneficiarie.

Il settimo comma equipara ai giornali di pubblicità quelli rivolti prevalentemente all’illustrazione di marchi e servizi dell’impresa editrice, escludendoli dalle agevolazioni. E’ evidente che la norma ha carattere generale, ma pone una serie complessa di problemi interpretativi. Solo a titolo esemplificativo, è discutibile l’ammissibilità alle agevolazioni postali di imprese editrici di giornali che promuovino prevalentemente prodotti o servizi di terzi. E, poi, andrebbe chiarito il significato del termine “prevalentemente”.

L’ottavo comma prevede che i requisiti di ammissibilità alle agevolazioni postali vadano valutate per ogni numero spedito.

Il comma nove ha integrato di cinquanta milioni di euro i fondi necessari a coprire il fabbisogno relativo ai contributi 2006.

Infine, il comma dieci ha abrogato l’articolo quattro della legge n. 224/98, che si occupava del regime dei mutui agevolati concessi per il consolidamento del debito delle imprese editoriali ai sensi della legge n. 67/87 (norma di natura tecnica, in quanto si tratta di una disposizione residuale).

L’art. 10-bis disciplina nuovi criteri di accesso ai contributi diretti per le emittenti radiotelevisive di frontiera che trasmettono programmi nelle lingue delle minoranze linguistiche.

L’art. 16 prevede una serie di norme rivolta a sostenere lo sviluppo del digitale terrestre.
Il primo comma prevede che: a) a partire dal 1° maggio gli apparecchi televisivi non abilitati alla ricezione in tecnica digitale debbano riportare in maniera visibile tale indicazione; b) a partire dal 1° gennaio 2009 gli apparecchi televisivi distribuiti dovranno essere abilitati alla ricezione in digitale; c) entro il 1° luglio 2009 gli apparecchi commercializzati dovranno rispettare tale obbligo.

Il comma 4 prevede lo slittamento dello switch-off al sistema digitale terrestre alla data del 31 dicembre 2012.

Il comma 4-bis modifica due norme del testo unico dell’emittenza radiotelevisiva. Anzitutto estende l’ambito locale televisivo regionale e provinciale, portandolo da sei a dieci regioni e inoltre, autorizza un unico soggetto a detenere un numero plurimo di concessioni e autorizzazioni per l’esercizio dell’attività televisiva in ambito locale.

In relazione al fermo dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni di contributi a favore delle imprese con pendenze fiscali (argomento ampiamente trattato nelle nostre circolari n. 9 e 21 del 2007, consultabili sul portale www.ccestudio.it) il decreto legge ha previsto che in assenza del regolamento del Ministero dell’economia la norma non ha alcuna efficacia. Pertanto, anche la circolare del Ministero n. 28 del 6 agosto 2007 perde la sua efficacia.

Ricordiamo che il disegno di legge riguardante la legge finanziaria 2008, anch’essa contenente norme di settore, è in discussione presso la Camera dei Deputati, dopo essere stata approvata, in prima lettura, dal Senato.

L’occasione è gradita per porre cordiali saluti.

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