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Chiude la “Burgo” di Mantova. Il maggior produttore di carta di giornali italiano

Lo stabilimento produceva carta da giornale, circa 130 mila tonnellate all’anno rispetto a un fabbisogno nazionale che seppur in costante calo, nel 2012 aveva raggiunto la quota annua di 500 mila tonnellate, utilizzando come materia prima il deink, vale a dire la pasta realizzata disinchiostrando la carta derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti e debitamente selezionata. Ora non resta che attendere la consegna da parte dell’azienda della documentazione necessaria alla banca, affinché le pratiche di erogazione della cassa integrazione possano procedere. “Parliamo di massimo 900 euro per 6 mesi, per ogni lavoratore – spiega il segretario generale della Cgil di Mantova Massimo Marchini – e confidiamo nel fatto che la Burgo Group collabori, abbiamo spiegato loro con estrema chiarezza quali documenti servono, relativi a ciascun dipendente, perchè si possa procedere. Sono operazioni burocratiche che non hanno alcun costo, quindi siamo fiduciosi, non possiamo e non vogliamo ipotizzare, in questa fase, un diniego da parte dell’azienda. Avrebbe conseguenze sociali gravissime”. n Italia la Cartiera Burgo di Mantova ha fatto la storia non solo della produzione di carta da giornale ma anche dell’architettura d’avanguardia: erano i primi anni ’60 quando Pier Luigi Nervi, il più noto ingegnere italiano del secolo scorso, progettò proprio per la cartiera una delle sue opere più complesse e ardite dal punto di vista tecnico e architettonico, che meritò il nome di “Fabbrica Sospesa”. Il progetto comprendeva, oltre il fabbricato per la macchina continua lungo 250 metri, anche un magazzino costruito con il caratteristico sistema a nervature ortogonali ottenute con casseforme in ferrocemento e ponteggio mobile, brevettato dallo stesso Nervi nel 1949. Una megastruttura che resta un unicum nei progetti dell’ingegnere, e che oggi, tristemente, vede spegnersi il suo cuore pulsante.

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