CHE FINE FARANNO GLI IMPIANTI EX ART.30 DEL TESTO UNICO DELLA RADIOTELEVISIONE?

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Con l’attuazione del calendario di digitalizzazione è scattata inevitabilmente la corsa per adeguare gli impianti di trasmissione. Prima che scatti lo switch-over nel Lazio e nella Campania c’è però da risolvere lo spinoso problema dei micro ripetitori. Che fine faranno?
Ma veniamo al dunque.
Gli impianti ex art 30 D Lgs 177/2005 sono quelli dei comuni, delle comunità montane, delle province, che ripetono integralmente i programmi di emittenti televisive non altrimenti ricevibili, ma che non rientrano nella consistenza impiantistica di queste ultime. Trattasi di piccoli impianti che, tuttavia, spesso costituiscono l’unica fonte di ricezione di segnali televisivi in queste aree.
I microripetitori dovrebbero essere convertiti in tecnica digitale secondo il calendario fissato dall’MSE-Com; sennonché, l’attuale assetto normativo non consente l’assegnazione di diritti d’uso come operatori di rete agli enti attualmente destinatari delle autorizzazioni all’esercizio analogico.
Si tratta di un problema non secondario che se non risolto adeguatamente potrebbe portare conseguenze critiche per la copertura del segnale digitale nelle zone interessata. Si rischia seriamente l’oscuramento per alcune zone del territorio interessato allo switch off per il 2009.

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