Care amiche e cari amici,
è grandissimo il piacere con cui vi annuncio che, pochi minuti fa (a notte inoltrata), durante la riunione delle Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia, è stato abrogato (sì, proprio abrogato!) il vituperato articolo 60 introdotto dall’emendamento proposto dal senatore D’Alia.
Vi confesso che raggiungere questa soluzione (che è, senza dubbio, la migliore possibile) non è stato facile. È stata necessaria un’intensa attività, svolta insieme a me dagli amici Antonio Palmieri e Barbara Mannucci, per convincere i colleghi Deputati ed il Governo (hanno dovuto esprimere il proprio parere il Ministero dell’interno ed il dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello sviluppo economico). Alla fine ho presentato, insieme all’onorevole Mannucci, tre emendamenti: quello che vi ho proposto qui sul blog, un altro quasi identico che però presentava alcune differenze dal punto di vista giuridico, ed una terza versione – che è poi quella che le Commissioni hanno approvato – formata da 11 caratteri: “Sopprimerlo”.
Inutile dire che è un grande successo di tutta la rete: è forse il primo, timido segnale che può farci capire come il Parlamento stia, seppur lentamente, cambiando il proprio modo di relazionarsi con il web.
Ora il testo dovrà tornare al Senato, e c’è da augurarsi che a nessuno venga l’idea di introdurre nuovamente norme incostituzionali ed illiberali.
Sono davvero molto soddisfatto, e spero che lo siate anche voi.
La battaglia per la libertà dei blog e della rete continua!
A presto.
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