Caso Di Lauro, ovvero se la Terza Repubblica fa rimpiangere persino l’Agenzia Stefani

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L’arresto del baby boss Di Lauro è sicuramente una notizia importante. E’ stato trovato uno dei più importanti camorristi italiani, da anni latitante: tutti ne parlano. Ma c’è una notizia nella notizia, di cui nessuna parla. Ed è la modalità con cui lo Stato ha gestito la comunicazione di questa importante azione di polizia. I giornalisti, i cronisti sono stati tenuti fuori dai fatti; il che è giusto se l’operazione è in corso; non lo è se la censura deriva dalla necessità di far prima twittare il Ministro degli interni.

Ma non è finita qui; per assicurarsi che la narrazione dei fatti fosse esclusivamente come nei desiderata delle forze dell’ordine ai cronisti e ai foto reporter è stato impedito l’accesso ai luoghi dei fatti; l’unico materiale utilizzabile è quello ufficiale, della questura. Per la terza repubblica l’agenzia Stefani era roba da liberali.

Enzo Ghionni

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